Avvicinare le esigenze delle imprese a quelle dei dipendenti è diventato essenziale, come dimostrato dal panorama globale.
‍

Molti studi hanno infatti evidenziato una correlazione tra produttività e benessere organizzativo: creare una cultura aziendale che abbia a cuore il benessere psico-fisico dei propri dipendenti migliora l’employee experience, che conseguentemente fa aumentare l’engagement, ottimizza la retention dei talenti e abbassa i tassi di turnover.

Anche la qualità delle performance e dei risultati di business godono gli effetti di un’attenzione particolare verso la soddisfazione e la motivazione dei collaboratori.
‍

Nei nostri piani di benessere organizzativo analizziamo la situazione di partenza per poi considerare i diversi driver che favoriscono il benessere organizzativo:
‍

• piani di sviluppo personale per accrescere le competenze e consentire a tutti di sfruttare al meglio il proprio potenziale;
• formazione e eventi di team building;
• programmi di job rotation;
• dialogo, coinvolgimento e condivisione delle informazioni;
• flessibilità del lavoro (remote working, permessi agevolati, orari e pause flessibili);
• sistemi di rewarding legali agli utili aziendali e distribuiti su piattaforme di welfare aziendale, piani di per la previdenza complementare e l’assistenza sanitaria, fringe benefit, ticket restaurant;
• comfort spaziale (previsione di spazi che mirino a favorire la socializzazione, l’interazione tra colleghi e il lavoro in team);
• benessere fisico (abbonamenti e convenzioni per il fitness, incentivi per a promozione di attività outdoor, etc.);
• inclusività e attenzione per minoranze e categorie specifiche di lavoratori.

‍

Sono molti i fattori che determinano il benessere organizzativo di un’azienda, perciò è importante introdurre driver adatti agli obiettivi di business. I nostri esperti propongono soluzioni mirate considerando: