Lo smart working durante l’estate è una pratica sempre più comune per venire incontro alle esigenze di work-life balance dei lavoratori. Vediamo come le aziende e i collaboratori possono trarre beneficio dall’introduzione del lavoro agile estivo e come implementarlo.
Scopri di piùDa molti anni le imprese stanno sperimentando nuove politiche per aiutare i propri collaboratori nella ricerca di un sano equilibrio di vita-lavoro: tra le soluzioni più efficaci emerge lo smart working estivo, che porta benefici non solo ai dipendenti, ma anche alle aziende in termini di sostenibilità, efficienza e clima organizzativo.
Il lavoro durante l’estate può comportare seri rischi per la salute dei lavoratori a causa delle elevate temperature. Per tutelare la sicurezza sul lavoro, il D.Lgs. n. 81/2008 impone ai datori di lavoro di ogni contesto lavorativo l’obbligo di valutare il rischio da stress termico e di fornire adeguate misure di prevenzione, come pause più frequenti, adeguata ventilazione e accesso all’acqua potabile.
A livello locale, molte Regioni e Comuni hanno emanato protocolli specifici per le ondate di calore: in particolare, sono state introdotte diverse ordinanze che vietano lo svolgimento dell’attività lavorativa all’aperto tra le 12:30 e le 16:00, nei giorni in cui le condizioni climatiche rappresentano un rischio elevato per la salute dei lavoratori. Anche il Piano Caldo del Ministero della Salute e i bollettini meteo sanitari delle ASP regionali. Questi suggeriscono soglie di attenzione e azioni consigliate per la tutela della sicurezza.
Le aziende devono quindi monitorare le allerte termiche e adattare le proprie policy, garantendo supporto e indicazioni chiare sui comportamenti da seguire in caso di temperature estreme.
Oltre alle attività all’aperto anche le prestazioni in ufficio subiscono le conseguenze del caldo estivo. Il semplice tragitto casa‑ufficio diventa complesso quando le temperature salgono: raggiungere la sede aziendale in bici o a piedi espone a colpi di calore, ma anche usando mezzi pubblici o la propria auto c’è il rischio di surriscaldamento, soprattutto durante le ore più calde.
A questo si aggiungono gli sbalzi termici quando si entra negli uffici provvisti di aria condizionata, che costringono l’organismo a continui adattamenti aumentando stanchezza e rischio di malesseri. Anche la produttività interna risente del clima, con riduzione di performance proprio in questi periodi.
Ecco che lo smart working estivo entra in gioco per eliminare queste difficoltà, garantendo ai collaboratori un ambiente di lavoro più confortevole e riducendo l’impatto fisico e mentale legato agli spostamenti quotidiani. Vediamone i vantaggi.
Adottare lo smart working durante i mesi più caldi significa ridurre gli spostamenti casa‑ufficio, abbattendo i consumi energetici e le emissioni di CO₂.
Meno auto in strada e uffici meno affollati consentono inoltre di limitare l’uso massiccio dei condizionatori, con un duplice vantaggio: la diminuzione dei costi di gestione e un contributo concreto nella lotta al cambiamento climatico. In prospettiva, queste pratiche possono essere integrate nelle strategie ESG delle imprese, migliorando la reputazione e attirando nuovi talenti.
Ecco che un’iniziativa a supporto pratico dei collaboratori ha risvolti importanti anche per le aziende in tema di sostenibilità ed efficientamento dei costi.
Il lavoro agile durante l’estate, in particolare nel mese di agosto, permette ai dipendenti di organizzare al meglio la propria giornata evitando le ore più afose e ritagliandosi spazi per il riposo e la vita privata.
La gestione autonoma del tempo permette una maggiore produttività, raggruppando il lavoro nei momenti in cui la performance è ottimale, evitando errori e distrazioni. Alternativamente, si può introdurre una forma ibrida: lavorare da remoto nelle ore più calde, per tornare in ufficio per incontri e riunioni di team nelle fasce più fresche.
Lo smart working estivo consente anche un migliore equilibrio tra vita privata e professionale, supportando la gestione familiare (soprattutto nel periodo in cui le scuole sono chiuse) e delle ferie.
Questo approccio basato sulla fiducia riduce lo stress da traffico, i ritardi legati al caldo e migliora il benessere complessivo, con ricadute positive sulla produttività.
Contrariamente ai dubbi e ai timori iniziali, molte aziende hanno riscontrato che i livelli di concentrazione rimangono stabili, se non addirittura aumentano, quando i lavoratori possono scegliere l’ambiente più confortevole per le proprie attività.
Un modello ibrido durante il periodo estivo dimostra attenzione verso le esigenze individuali, consolidando il senso di appartenenza e incentivando la collaborazione. Integrando lo smart working con iniziative di welfare (come voucher per ambienti climatizzati o coworking più vicini all’abitazione) si crea un contesto inclusivo e motivante. Lo smart working può portare risultati positivi ad ampio raggio in tutti gli aspetti della vita lavorativa.
Per introdurre con successo lo smart working estivo è importante innanzitutto stabilire regole chiare e condividerle con anticipo. Per esempio, le imprese possono definire fasce orarie “calde” durante le quali i collaboratori operano da remoto, lasciando in sede solo le attività indispensabili.
È necessario poi fornire strumenti e infrastrutture adeguati allo svolgimento della prestazione, sia a livello di hardware che di software. È altresì fondamentale fornire linee guida sull’uso degli strumenti e sulla sicurezza, nonché informare i lavoratori su privacy, controlli e trattamenti dei dati.
È opportuno anche definire scadenze, task e obiettivi chiari e precisi, da accompagnare con check-up e verifiche nell’avanzamento delle attività così da non perdere il senso del lavoro di gruppo e della responsabilità condivisa. Raccogliere feedback periodici consente infine di correggere criticità e consolidare il modello come prassi aziendale.
Lo smart working estivo non è una soluzione temporanea ma un’opportunità per rivedere l’organizzazione del lavoro in chiave sostenibile e orientata al benessere delle persone. Riduce i costi energetici, protegge la salute dei dipendenti e alimenta un clima aziendale positivo. Le aziende che sapranno valorizzare il lavoro agile nel periodo estivo otterranno un vantaggio competitivo anche in termini di attrattività e retention del personale, oltre che sulla brand reputation. Non restare indietro, innova il tuo business ora.